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Comunicati stampa

Risoluzione numero 45/E del 7 luglio 2021.

Restituzione fondo perduto per atti di recupero: ecco i codici tributo  necessari all'F24 - FISCOeTASSE.com

l'Agenzia delle Entrate istituisce il codice tributo da utilizzare per il versamento degli importi non spettanti, degli interessi e delle sanzioni e fornisce le istruzioni da seguire per la compilazione del modello F24 ELIDE.

effettuare la restituzione del contributo a fondo perduto dopo aver ricevuto atti di recupero? A fornire le istruzioni da seguire e il codice tributo da inserire nel modello F24 ELIDE è l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 45/E del 7 luglio 2021.

Il documento contiene il pacchetto di informazioni utili per procedere con il versamento degli importi non spettanti, degli interessi e delle sanzioni.

Le indicazioni sono valide per le diverse formule di aiuti previste dal Decreto Rilancio in poi. E non devono essere confuse con quelle per la restituzione spontanea.

Contributo a fondo perduto, restituzione dopo atti di recupero: istruzioni e codice tributo

 

Dall’inizio della pandemia ad oggi sono diverse le versioni di contributo a fondo perduto previste dai provvedimenti emergenziali.

Via via sono cambiati i requisiti e le modalità di erogazione, ci sono state numerose variazioni su tema.

Ma la regola prevista dall’articolo 25, comma 12, del DL n. 34/2021 che ha introdotto gli aiuti per sostenere economicamente le attività maggiormente colpite dalla crisi epidemiologica è rimasta la stessa anche per le successive forme di aiuto.

Il testo normativo stabilisce:

“Qualora il contributo sia in tutto o in parte non spettante, anche a seguito del mancato superamento della verifica antimafia, l’Agenzia delle entrate recupera il contributo non spettante, irrogando le sanzioni in misura corrispondente a quelle previste dall’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, e applicando gli interessi dovuti ai sensi dell’articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in base alle disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 421 a 423, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”.

Con la risoluzione numero 45/E del 7 luglio 2021, l’Agenzia delle Entrate istituisce il codice tributo da utilizzare per permettere ai beneficiari che hanno ricevuto gli importi, non avendone diritto, di versare le somme dovute tramite il modello F24 “Versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE) sia per indicare la restituzione del contributo a fondo perduto, sia per indicare interessi e sanzioni.

Codice tributo Denominazione
7500 Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 - contributo
7501 Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 - interessi
7502 Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 - sanzioni

Contributo a fondo perduto, restituzione dopo atti di recupero: come compilare il modello F24 ELIDE

Come di consueto, con lo stesso documento l’Agenzia delle Entrate ha fornito anche le istruzioni per la compilazione del modello F24 “Versamenti con elementi identificativi”.

Prima di tutto per procedere con la restituzione del contributo a fondo perduto bisogna compilare la sezione “Contribuente” con le seguenti informazioni:

  • dati anagrafici;
  • codice fiscale del soggetto che effettua il versamento.

Bisogna, poi, avere cura di compilare la sezione “Erario ed altro” nel modo che segue:

  • i dati riportati nell’atto di recupero inviato dall’Ufficio vanno inseriti nei campi “codice ufficio”“codice atto” e “anno di riferimento” per esteso;
  • nel campo “tipo” va indicata al lettera “R”;
  • nel campo “codice”, i codici tributo 7500, 7501 e 7052;
  • nel campo “importi a debito versati”, l’importo dovuto.

Per quanto riguarda le spese di notifica, invece, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile utilizzare il codice tributo esistente “A100”.

Tutti i dettagli e le istruzioni nel testo integrale della risoluzione numero 45 del 7 luglio 2021.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione: 07/027/2021

Fonte: Informazione fiscale 

 

I dettagli nella guida sugli aiuti del DL Sostegni bis aggiornata al 2 luglio 2021.

Contributi a fondo perduto nel dl Sostegni: cosa fare se l'IBAN è errato? -  Lavoro e Diritti

Pagamento contributo a fondo perduto 2021: cosa accade se la banca effettua lo storno dell'accredito, ovvero restituisce al mittente l'importo? Dall'Agenzia delle Entrate le istruzioni per procedere con la modifica dell'IBAN e ottenere il bonifico.

Le operazioni di pagamento del contributo a fondo perduto 2021 previsto dal DL. n. 73/2021 sono ufficialmente partite da diverse settimane. Da ieri, 5 luglio 2021, inoltre è possibile richiedere anche la nuova formula alternativa. Prende forma concreta, pezzo dopo pezzo, il pacchetto di aiuti delineato con il DL Sostegni bis e sono numerosissime le partite IVA che hanno ricevuto o sono in attesa di ricevere l’accredito.

Ma cosa accade se la banca di riferimento dopo aver riscontrato qualche problema effettua lo storno del bonifico, ovvero restituisce al mittente la somma?

A fornire le istruzioni per procedere con la modifica dell’IBAN fornito in prima battuta e ricevere gli importi è l’Agenzia delle Entrate nella guida sul pacchetto di aiuti del DL n. 73/2021 aggiornata al 2 luglio 2021.

Pagamento contributo a fondo perduto 2021: le istruzioni sulla modifica dell’IBAN per l’accredito

 

Le partite IVA che presentano domanda per ottenere il contributo a fondo perduto hanno la possibilità di monitorare lo stato della richiesta tramite l’area riservata “Consultazione esito” presente nella sezione dedicata all’interno del portale Fatture e Corrispettivi.

Al termine dei controlli preliminari sono tre le situazioni possibili:

  • scarto della domanda con il dettaglio della motivazione;
  • sospensione per ulteriore controlli in caso di incoerenza tra i dati inseriti nella richiesta e le informazioni presenti nell’Anagrafe Tributaria;
  • esito positivo con riconoscimento del contributo.

In questo ultimo caso vengono messi in evidenza anche gli estremi del mandato di pagamento emesso o i dettagli del credito di imposta disponibile.

Entro circa 5 giorni lavorativi, a partire dal momento in cui la domanda per l’ottenimento del contributo a fondo perduto viene approvata e appaiono le indicazioni sul bonifico effettuato, compare l’accredito sul conto corrente del beneficiario.

Se, però, la banca riscontra un problema che non permette di corrispondere l’importo all’IBAN indicato, procede con lo storno, con la restituzione della cifra al mittente, ovvero all’Agenzia delle Entrate.

Per questo motivo, infatti, prima di inviare la domanda per ottenere il pagamento del contributo a fondo perduto è necessario fare delle verifiche su validità e correttezza dell’IBAN, che deve riferirsi a un conto corrente intestato o cointestato al soggetto che presenta la richiesta, identificato tramite il relativo codice fiscale.

Pagamento contributo a fondo perduto 2021: come modificare l’IBAN per l’accredito in caso di storno

Sicuramente in caso di storno dell’accredito da parte della banca, i tempi di attesa per il pagamento del contributo a fondo perduto si allungano, ma ovviamente non è precluso in alcun modo l’accesso all’importo spettante.

Sul portale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, è disponibile la funzionalità web “IBAN per riemissione accrediti contributi a fondo perduto” per permettere ai beneficiari di indicare dei nuovi dati per il bonifico.

Lo strumento è destinato solo ai richiedenti e non anche agli intermediari. Per utilizzarlo è necessario effettuare l’accesso al portale dalla home page con una delle seguenti credenziali:

  • SPID, Identità Digitale;
  • CIE, Carta d’Identità Elettronica;
  • CNS, Carta Nazionale dei Servizi;
  • credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia delle entrate.

Una volta all’interno, per procedere, bisogna seguire un preciso percorso web, ovvero:

  • Servizi per;
  • Richiedere;
  • IBAN per riemissione accrediti contributi a fondo perduto.

L’inserimento di un IBAN valido tramite la funzionalità web comporta la riemissione di tutti i mandati di pagamento stornati dalla banca per la stessa motivazione.

Nella guida aggiornata al 2 luglio, però, l’Agenzia delle Entrate mette in guardia:

“Nel caso in cui nel periodo intercorso tra l’ottenimento del contributo Sostegni e l’erogazione del contributo Sostegni bis automatico, il beneficiario abbia chiuso il conto corrente di cui all’Iban indicato sull’istanza o per qualunque motivo tale Iban non sia più valido, non è possibile comunicare preventivamente il nuovo Iban. Successivamente allo storno del mandato di pagamento del contributo Sostegni bis automatico, operato dalla banca di cui all’Iban del contributo Sostegni, il beneficiario potrà indicare all’Agenzia delle entrate un nuovo Iban sul quale ottenere la pronta riemissione del mandato di pagamento”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione: 06/07/2021

Fonte: Informazione fiscale 

 

 

 

 A fare il punto sul nuovo calendario è proprio l'Agenzia delle Entrate Riscossione.

Cartelle, riscossione debiti, patenti: nuova proroga in arrivo | QuiFinanza

Pagamento cartelle, si riparte con la scadenza del 30 settembre: una panoramica sulle date da considerare dopo la proroga del Decreto Lavoro che ha portato al 31 agosto il termine di sospensione per l'attività di riscossione. Ma non ha toccato la pace fiscale.

 

Pagamento delle cartelle, qual è la prossima scadenza da rispettare? Nessun impegno per l’estate, si riprende il 30 settembre.

Dopo l’ulteriore proroga del Decreto Lavoro che ha allungato la sospensione dell’attività di riscossione fino al 31 agosto, è necessario aggiornare il calendario con le date da tener presente e fare una panoramica che tenga conto delle novità degli ultimi provvedimenti approvati. L’intervento più recente, infatti, non ha toccato in alcun modo gli appuntamenti della pace fiscale.

A fare il punto sul nuovo calendario è l’Agenzia delle Entrate Riscossione con le FAQ, risposte a domande frequenti, aggiornate al 2 luglio.

Pagamento cartelle, le nuove date di scadenza dopo la proroga del DL Lavoro

Il DL n. 99 del 30 giugno 2021, con l’articolo 2, ha modificando calendario della riscossione, fissando la nuova data del 31 agosto per il termine della sospensione.

 

Riepilogando il testo è intervenuto sui seguenti aspetti:

  • prolungamento del termine di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie che derivano da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione;
  • stop per le attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione ma anche delle procedure di riscossione, cautelari ed esecutive, che non potranno essere iscritte o rese operative fino alla fine del periodo di sospensione; e ancora restano in stand by gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati, prima del 19 maggio, data di entrata in vigore del decreto Rilancio, su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati;
  • tutto bloccato nei mesi estivi anche per ciò che riguarda le verifiche di inadempienza che le Pubbliche Amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare prima di erogare pagamenti di importo superiore a 5.000 euro.

Dal punto di vista operativo, quindi, c’è una nuova data di scadenza da inserire in calendario per i pagamenti delle cartelle riferiti al periodo dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021: i versamenti dovranno essere effettuati entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione e quindi entro il 30 settembre 2021, è questa la data da segnare in rosso.

Sempre entro la stessa data è possibile richiedere una rateizzazione della cifra. Non è necessario versare le somme dovute in un’unica soluzione. A confermarlo è l’Agenzia delle Entrate Riscossione nelle FAQ, risposte a domande frequenti, aggiornate il 2 luglio 2021 sulle misure adottate nel periodo di emergenza Covid.

Pagamento cartelle, il calendario AdER con le date di scadenza dopo la proroga del DL Lavoro

Sul calendario delle date di scadenza è necessario fare una precisazione: il Decreto Lavoro, l’ultimo provvedimento emergenziale approvato, non è intervenuto sulle rate della pace fiscale.

Resta, quindi, confermato per coloro che hanno effettuato nei tempi stabiliti i pagamenti relativi al 2019 il maxi appuntamento del 31 luglio 2021, che automaticamente slitta al 2 agosto perché cade di sabato, con le rate di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio scadute nel 2020.

Attualmente, quindi, il calendario dei prossimi appuntamenti rivisto alla luce del DL n. 99/2021 appare come segue.

Data di scadenza Versamenti/Adempimenti da effettuare Periodo di scadenza originario
30 settembre Versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento Dall’8 marzo 2020, o dal 21 febbraio 2020 per la primissima zona rossa, al 31 agosto 2021
30 settembre Termine ultimo per richiedere la rateizzazione dei pagamenti dovuti nel periodo di sospensione Dall’8 marzo 2020, o dal 21 febbraio 2020 per la primissima zona rossa, al 31 agosto 2021
31 luglio, ovvero 2 agosto 2021(a cui è applicabile la tollerenza canonica dei 5 giorni) Versamento delle rate di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio Nel corso del 2020
30 novembre 2021 Versamento delle rate di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio Nel corso del 2021

Bisogna, tuttavia, sottolineare che il lavoro sul Decreto Sostegni bis non è ancora terminato e che già si parla di un possibile nuovo intervento per distribuire i versamenti delle rate della pace fiscale con la conversione in legge del testo.

Nel frattempo tutte le indicazioni da seguire sono contenute nelle risposte a domande frequenti dell’AdER riportate nel documento aggiornato il 2 luglio 2021.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione: 05/07/2021

Fonte: Informazione fiscale