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Riforma dell'IRPEF 2020: cosa cambia? Misure allo studio

Riforma IRPEF 2020: ecco le misure allo studio del Governo.

 

 

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri è al lavoro insieme al Governo per cercare di mandare in cantiere la legge delega di riforma dell'IRPEF già nel mese di aprile. Le aspettative sono alte così come alta è la difficoltà nel reperire tutte le risorse necessarie (si parla di circa 20 miliardi di euro strutturali). I punti chiavi ribaditi dal Ministero sono:

  • semplificazione
  • progressività
  • equità.

Quali mosse dunque potrebbero portare a questo risultato?

  1. Riduzione da 5 a 3 aliquote fiscali. Le misure allo studio prevedono un innalzamento della platea dei contribuenti rientranti nella cd. "no tax area" alzando il limite, e un accorpamento della prima aliquota (23%) e della seconda aliquota (27%) al ribasso. Per capire l'impatto che questa modifica avrebbe sulla tassazione ricordiamo le attuali aliquote
    • fino a 15.000 euro: aliquota al 23%
    • da 15.001 a 28.000 euro: aliquota al 27
  2. Rimodulazione delle detrazioni fiscali, deduzioni, regimi speciali e cedolari: le misure allo studio prevedono una rimodulazione di tutte le varie agevolazioni sul reddito delle persone fisiche andando verso una vera semplificazione fiscale
  3. Introduzione di un "coefficiente famigliare": tra le misure allo studio anche l'ipotesi di un coefficiente che riduca la tassazione per le famiglie.

Ovviamente non sarà facile reperire le risorse per ridurre le tasse.

Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti Massimo Miani. “Il dibattito di queste settimane sull’IRPEF è molto importante. La politica ha oggi la grande opportunità di ridisegnare finalmente le aliquote, puntando a quella complessiva riforma fiscale che il Paese attende da molto tempo. Ma si tratta di un passaggio estremamente complesso. In questo senso condividiamo le posizioni di quanti nell’esecutivo ragionano in termini di riforma strutturale, avendo come stella polare la semplificazione e la riduzione del carico fiscale”. La sua proposta è quella di estendere l'aliquota del 27% fino ai 55 mila euro di reddito (oggi tra i 28 mila e i 55 mila euro c'è un'aliquota del 38%).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 17/01/2020

Fonte: Fisco e Tasse

 

Autoliquidazione INAIL 2020: istruzioni e scadenze

Istruzioni operative e calendario degli adempimenti 2020 per l'autoliquidazione INAIL a saldo 2019 e anticipo 2020. Coefficienti di interesse e riduzioni di tariffa in vigore

 

 

Sono state pubblicate dall'Inail il 13 gennaio le istruzioni operative e il calendario degli  adempimenti  per l' autoliquidazione del premio a saldo 2019 e in anticipo 2020.  Vengono anche elencate le riduzioni di premio attualmente  in vigore, modificate dalla precedente legge di bilancio 2019.


Le scadenze per effettuare l'autoliquidazione sono le seguenti:

17 febbraio 2020: 

  • versamento del premio Inail  a saldo 2019 e anticipo 2020; il versamento può essere eseguito in unica soluzione oppure in forma rateale ognuna pari al 25% del premio annuale,  quindi in questa data va versata la prima  rata .  La rateizzazione non è possibile per i contributi associativi . Va utilizzato il modello di pagamento unificato F24 o F24EP.
  • richiesta di riduzione delle retribuzioni presunte con relativa motivazione  con il servizio Riduzione  Presuntoindicando le minori retribuzioni che prevedono di corrispondere nel 2020 (l'Istituto può disporre  controlli in merito all’effettiva sussistenza delle motivazioni addotte) 

 
2 marzo 2020: obbligo di  dichiarazione telematica delle retribuzioni   per i datori di lavoro titolari di Pat  e Pan (posizioni assicurative navigazione), con le seguenti modalità:

  • I datori di lavoro titolari di PAT (posizioni assicurative territoriali) devono presentare le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con i servizi telematici AL.P.I online, che  calcola anche il premio dovuto, e Invio telematico Dichiarazione Salari. Il numero di riferimento del premio di autoliquidazione 2019/2020 da indicare nel modello F24 è  902020.
  • I datori di lavoro del settore marittimo titolari di PAN (posizioni assicurative navigazione) devono trasmettere le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con il servizio online “Invio retribuzioni e calcolo del premio”. Il servizio calcola il premio dovuto e indica il numero di riferimento (di sei cifre) da riportare nel modello F24 per effettuare il pagamento. 

18 maggio 2020: versamento della seconda rata, maggiorata applicando il coefficiente di interesse pari a 0,00226767;

20 agosto 2020: versamento della terza rata, applicando il coefficiente di interesse  pari a 0,00461178.
16 novembre 2020: versamento della quarta ed ultima rata, maggiorata applicando il coefficiente di interesse  pari a 0,00695589.

 

Nella tabella si riepilogano le date di scadenza e delle date effettive di pagamento tenendo conto di giorni festivi e dell' interruzione  feriale degli adempimenti:

 

Rate  

Data scadenza

Data utile per il pagamento

 Coefficienti per calcolo interessi

16 febbraio 2020

17 febbraio 2020

0

16 maggio 2020

18 maggio 2020

0,00226767

16 agosto 2020

20 agosto 2020

0,00461178

16 novembre 2020

16 novembre 2020

0,0069558

 

Le riduzioni del premio di cui tenere conto nell'autoliquidazione 2019/2020  in vigore  sono le  seguenti 

  • riduzione per la piccola pesca costiera e nelle acque interne e lagunari, nella misura del 45,07% in regolazione e 44,32% in rata
  • sgravi per pesca oltre gli stretti, pesca mediterranea e pesca costiera (Pan)
  • sgravio per il Registro Internazionale (Pan)
  • incentivi per il sostegno della maternità e paternità e per la sostituzione di lavoratori in congedo, con riduzione del premio nella misura del 50%
  • riduzione per le imprese artigiane da valersi solo in sede di regolazione nella misura del 7,38%
  • riduzione per Campione d'Italia nella misura del 50% su regolazione e rata
  • riduzione per le cooperative agricole e i loro consorzi operanti in zone montane e svantaggiate
  • riduzione per le cooperative agricole e i loro consorzi in proporzione al prodotto proveniente da zone montane o svantaggiate conferito dai soci
  • incentivi per assunzioni legge n. 92/2012, di lavoratori di età non inferiore a cinquanta anni, disoccupati da oltre dodici mesi con riduzione del 50% dei premi.

Le riduzioni relative al Registro Internazionale e alle assunzioni di cui alla legge 92/2012  costituiscono aiuti di Stato. Pertanto requisito per la fruizione è che il beneficiario non  rientri tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare. Le verifiche sono effettuate tramite il Registro nazionale degli aiuti di Stato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 16/01/2020

Fonte: Inail

Credito imposta beni strumentali anche per forfettari e professionisti

Legge di bilancio 2020, credito di imposta invece che iper e super ammortamento per professioni e forfettari: ecco l'elenco dei beni agevolabili

 

 

A prevedere il credito di imposta anche per i contribuenti forfettari è la Legge di Bilancio 2020 che prevede la spettanza del credito di imposta indipendentemente dal regime fiscale di determinazione del reddito di impresa.

Recita infatti il c. 186 della Legge di Bilancio 2020 che “Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.”

Escluse solo le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuita' aziendale, altre procedure concorsuali, nonché le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Per i forfettari quindi una piacevole notizia che renderà ancora piu’ leggero il carico fiscale.

Ma non solo per i forfettari, anche per i professionisti al comma 194 è previsto che possono beneficiare del credito di imposta per gli investimenti aventi per oggetto beni diversi  da quelli ad alto valore tecnologico (allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, e allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232) riservati solo alle imprese.

Ma vediamo in sintesi:

Nel 2020 vanno in soffitta  superammortamenti e iperammortamenti, e al loro posto la Legge di Bilancio prevede un credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, compresi quelli immateriali.

In pratica, al posto delle attuali deduzioni dall’imponibile nell’arco del periodo di ammortamento, si avra' un credito di imposta, da utilizzare in compensazione nel modello F24 a partire dall'anno successivo all'entrata in funzione del bene.

La misura del credito si ottiene applicando al costo dell’investimento percentuali differenziate a seconda della tipologia del bene.

Il credito d'imposta viene riconosciuto per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, o entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione entro il 31 dicembre, ma in misura differenziata secondo la tipologia di beni oggetto dell'investimento, in particolare:

per gli investimenti in beni ricompresi nell'all. A annesso alla legge di bilancio 2017 (beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”) è previsto un bonus pari a:

  •    40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  •    20% per la quota oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;

per gli investimenti in beni strumentali diversi:

  •   6% nel limite massimo di 2 milioni di euro;

per gli investimenti in software compresi nell'allegato B alla legge di bilancio 2017:

  • 15% del costo, nel limite massimo di 700.000 euro.


I professionisti potranno beneficiare pertanto del credito di imposta del 6% nel limite massimo di 2 milioni di euro sui beni diversi da quelli ad alto valore tecnologico, sia che siano in regime ordinario che forfettario, mentre le imprese potranno accedere a tutte le agevolazioni sempre prescindendo dal regime contabile adottato.

Ad esempio saranno agevolabili gli acquisti di beni strumentali nuovi quali:  Computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, mobili e arredi, cellulari, telefoni.
Sono esclusi gli automezzi e gli immobili.

L'agevolazione è pari al 6% del costo di acquisto compensabile nel modello F24.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 15/01/2020

Fonte: Fisco e Tasse