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Comunicati stampa

Fisco, controlli sui conti correnti. Nessuno ora è al sicuro

I controlli serrati dell'Agenzia delle Entrate sui movimenti sul conto possono riguardare anche i lavoratori dipendenti

 

 

 

 

Nessun conto corrente è al sicuro dai controlli del Fisco. I controlli serrati dell'Agenzia delle Entrate sui movimenti sul conto possono riguardare anche i lavoratori dipendenti.

A stabilirlo è una recente sentenza della Cassazione che ha rigettato, come ricorda Italia Oggi, il ricorso di un lavoratore dipendente che aveva dovuto fare i conti con un accertamento fiscale proprio sul conto corrente. Di fatto il dipendente si era immediatamente difeso affermando che la sua posizione era al riparo dalla "presunzione" per cui i versamenti non giustificati sarebbero stati tracciati come entrate in nero.

 

La Cassazione ha avuto però un parere del tutto contrario: "Non assume alcuna rilevanza la sua qualifica soggettiva di lavoratore dipendente, autonomo o imprenditore, dato che la presunzione legale relativa (...) trova applicazione anche a soggetti diversi dagli imprenditori e dai lavoratori autonomi in virtù defi la portata generale del disposto normativo". Di fatto secondo le indicazioni della Corte Costituzionale del 2015 sarebbero contestabili solo i versamenti sospetti e per prassi questo tipo di verifica è stata sempre indirizzata verso autonomi, professionisti o imprenditori. Ora la musica cambia. La Cassazione mette nel mirino anche i dipendenti. Occhio dunque a ogni movimento sul vostro conto.

 

 

 

 

 

Fonte: il Giornale.it

 

 

Fisco, al via le domande per il saldo e stralcio delle cartelle. Serve Isee sotto i 20mila euro e si paga tra 16 e 35%

Il modulo per fare richiesta (entro il 30 aprile) è disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate e agli sportelli. E’ possibile regolarizzare l’omesso versamento di imposte e contributi. Via libera anche per chi ha aderito alle precedenti rottamazioni e non ha pagato tutto il dovuto. Azzerate sanzioni e interessi di mora, versamento entro il 30 novembre o in cinque rate.

 

 

Parte il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali per i contribuenti in "comprovata difficoltà economica", previsto dalla legge di Bilancio. L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha pubblicato il modulo della domanda di adesione alla sanatoria, che va presentata entro il 30 aprile. La norma consente di mettersi in regola pagando tra il 16 e il 35% delle cartelle esattoriali relative a debiti fiscali e contributivi, senza sanzioni e interessi di mora. L'Isee deve però essere inferiore a 20 mila euro. Sopra quella soglia si può chiedere comunque di accedere alla rottamazione ter. Il modello “SA-ST” (“saldo e stralcio”) è disponibile, oltre che su sito dell’Agenzia, anche in tutti gli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.

 

CHI PUÒ ADERIRE – Solo le persone fisiche che abbiano un Isee inferiore a 20 mila euro per i debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. La legge dispone che vadano considerate in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica anche le persone fisiche per le quali, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, sia stata aperta la procedura di liquidazione dei beni prevista dalla legge sul sovraindebitamento.

 

SANABILI IMPOSTE E CONTRIBUTI – E’ possibile regolarizzare l’omesso versamento di imposte relative alle dichiarazioni di redditi o ai contributi dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps. Se si hanno i requisiti si può rientrare in questa sanatoria anche se non si sono perfezionati completamente e nei tempi previsti i pagamenti dovuti in base alle rottamazioni del 2016 e del 2017.

 

SI PAGA TRA IL 16 E IL 35%. NIENTE SANZIONI E INTERESSI – Niente sanzioni e nessun interesse di mora: sarà possibile regolarizzare la cartella con saldo e stralcio pagando il 16% a titolo di capitale e interessi se si ha un Isee familiare sotto gli 8.500 euro, il 20% se l’Isee è tra 8.500 e 12.500 euro, il 35% se si è tra 12.500 e 20.000 euro. Per quanti rientrano nella procedura di liquidazione per sovraindebitamento la percentuale scende al 10%. Vanno pagati comunque l’aggio per l’agente di riscossione e le spese di notifica e delle procedure esecutive.

 

PER CHI RESTA FUORI SCATTA LA ROTTAMAZIONE-TER – In assenza dei requisiti, la presentazione della domanda di adesione al saldo e stralcio sarà considerata in automatico come richiesta di accesso alla rottamazione-ter e l’Agenzia comunicherà l’importo da pagare e le relative scadenze di pagamento.

 

LA DOMANDA E I VERSAMENTI: TUTTO SUBITO O CINQUE RATE – Il modello SA-ST va presentato entro il 30 aprile ed entro il 31 ottobre l’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà le somme dovute o la mancanza di requisiti. Il modulo deve essere compilato indicando i dati personali e quelli della cartella. Bisogna poi riportare gli estremi della Dichiarazione Sostituiva Unica (Dsu) ai fini Isee, segnalando l’Isee del proprio nucleo familiare. Va indicato anche se si paga in un’unica soluzione il 30 novembre, o in cinque rate con un interesse annuo del 2% dal primo dicembre 2019: il 35% del totale dovuto entro il 30 novembre 2019, il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15% entro il 31 luglio 2020, il 15% entro il 31 marzo 2021 e il restante 15% entro il 31 luglio 2021.

 

 

 

Fonte: ilFattoQuotidiano.it

 

 

 

 

 

 

Fisco, in 4 giorni 2,8 milioni fatture elettroniche

Agenzia Entrate, tutto ok solo 6% scarto. Consumatori, è caos

 

 

 

 

Sono 2,8 milioni le fatture elettroniche emesse nei primi 4 giorni da sua entrata in vigore da parte di oltre 120 mila operatori Iva. Marginale la percentuale di errore, spiegano all'Agenzia delle Entrate che fa il punto sulla novità: solo il 6% di scarti, dovuti nella maggior parte dei casi ad errori sostanziali, quelli cioè che avrebbero inficiato anche documenti su qualsiasi altro supporto.

    Numeri bassi, dunque, dicono ricordando che ad esempio nei primi tempi di applicazione della fattura nella P.a, i margini di errore raggiungevano il 30%.
    Ma la versione 'cyber' della fattura non soddisfa tutti con alcuni operatori che accusano confusione e malfunzionamenti nel sistema. E se nei giorni scorsi i commercianti avevano dato un giudizio positivo della novità, nelle ultime ore sono intervenuti commercialisti e consumatori denunciando malfunzionamenti ed arresti del sistema.


    "Ci risultano segnalazioni di utenti che, collegandosi al portale Fatture e corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate, visualizzano il messaggio 'Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l'inconveniente e si prega di riprovare più tardi'", spiegava Marco Cuchel, presidente dell'Associazione dei commercialisti. Di "caos fiscale generato dalle nuove norme e in particolare dall'introduzione della fatturazione elettronica" parlano invece i consumatori del Codacons annunciando la presentazione di un esposto per interruzione di pubblico servizio. "Nessuna anomalia sul server Sogei", ribadisce dal canto suo l'Agenzia delle Entrate che sottolinea "un attento monitoraggio effettuato sui sistemi" e ricorda a scanso di possibili disallineamenti tecnologici la app Fatturae  a disposizione sul sito dell'Agenzia per compilare ed inviare le fatture elettroniche.

 

 

 

07/01/2019 - 10:05

Fonte: ANSA.it