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Tassa di registro fissa, da lunedì gennaio,  per  le operazioni  di conferimento di azienda con cessione di quote.   Il   comma   87   della   legge   di bilancio 2018 modifica l' articolo 20 del Dpr 1321/86 stabilendo che la tassazione è  effettuata  sulla  base  della  natura  e degli effetti giuridici del singolo atto, prescindendo dagli atti collegati. La disposizione supera il precedente e discusso orientamento giurisprudenziale che riteneva di tassare con aliquota proporzionale, come cessione di azienda, gli atti concatenati di conferimento e vendita di partecipazioni. Trasferimenti aziendali I trasferimenti di aziende o di rami aziendali sono frequentemente realizzati, soprattutto per imprese complesse e articolate, mediante operazioni concatenate di conferimento degli  asset  in  una  newco  e  successiva cessione delle partecipazioni  della conferitaria.  Ad esempio, Alfa Srl conferisce in Beta Spa il ramo aziendale in oggetto e vende poi al terzo (Gamma Srl) le azioni rappresentanti l' intero capitale di Beta Spa. Questa modalità, a prescindere dai potenziali  vantaggi  tributari,  è ritenuta  preferibile  perché consente  al cessionario finale (Gamma Srl) di operare, sin dalla data del closing (la vendita delle partecipazioni), con una struttura societaria (Beta Spa) che già detiene (tutta e soltanto) l' azienda, in piena attività, e per la quale si è provveduto a svolgere preventivamente (post conferimento e prima della cessione delle azioni), a cura del cedente, ogni necessaria volturazione o formalità amministrativa. L' operazione concatenata di conferimento aziendale e vendita di quote è da tempo validata in ambito di imposte sui redditi. L' articolo 176, comma 3, del Tuir, stabilisce infatti che non è censurabile ai fini della norma antielusiva il conferimento di azienda, in regime di neutralità o di affrancamento con imposta sostitutiva, seguito dalla cessione delle partecipazioni ricevute al fine di usufruire della esenzione Pex sulle plusvalenze realizzate. Con l' operazione concatenata, infatti, il cedente (Alfa Srl) rileva la plusvalenza fiscale, non già nel conferimento (che è neutrale), ma nella vendita delle azioni  di  Beta  Spa  e  può  conseguentemente  sfruttare  la  tassazione  Ires  sul  5%


prevista dall' articolo 87 del Tuir. Operazioni 2018 in sicurezza Negli ultimi anni si è sviluppato un filone giurisprudenziale che, in base all' articolo 20 del Dpr 131/86, ha ritenuto che le due operazioni concatenate vadano assoggettate non già all' imposta fissa di registro prevista dalla legge per lo specifico atto, ma a quella proporzionale (9%   immobili   e   3%   altri   beni)   stabilita   per   le   cessioni   di   azienda.   Questa interpretazione (fortemente contestata dalla dottrina) viene ora spazzata via, per gli atti stipulati dal 1° gennaio 2018, a seguito della riscrittura dell' articolo 20 a opera del comma 87 della legge di bilancio. Si prevede infatti che la tassazione del registro si  effettua  secondo  la  intrinseca  natura  e  gli  effetti  giuridici  del  singolo  atto registrato (e non "degli atti"), sulla base degli elementi desumibili dall' atto stesso, prescindendo da quelli extratestuali e dagli atti a esso collegati. Con una modifica all' articolo 53-bis si stabilisce poi che resta ferma anche per l' imposta di registro quanto previsto dalla norma anti abuso (articolo 10-bis, legge 212/00). Norma antiabuso che, come detto, è disapplicata per queste operazioni dall' articolo 176 del Tuir. Il nuovo quadro normativo fa sì che, da domani 1° gennaio (prescindendo da ogni possibile impatto interpretativo della norma anche sui contenziosi pregressi), le operazioni  di  conferimento  d'  azienda  e  successiva  cessione  di  quote  potranno essere realizzate in sicurezza anche per l' imposizione di registro e dunque con applicazione della tassa fissa che non potrà essere disconosciuta dal fisco.

 

Fonte: SOLE24ORE

 

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"Dal 15 gennaio sarà possibile presentare le domande a Invitalia per gli incentivi Resto al Sud. Sono escluse le attivita' commerciali e le libere professioni. Questa e' stata una scelta politica importante per dare priorita' ai settori che piu' trainano lo sviluppo".

 

Cosi' Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, presente oggi a Napoli, nel corso dell'incontro pubblico promosso dal Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, per lanciare le ultime misure prese dal Governo a favore dei giovani meridionali: "Resto al sud" e "Banca delle terre".

 

"Resto al sud - ha spiegato Arcuri - e' un ulteriore contributo allo sviluppo del Sud, che da due anni cresce addirittura piu' del centro Nord ed e' dedicato in particolare ai giovani che possono intraprendere e non soltanto sognare di creare una propria piccola e media impresa. Basta pensare che lo sviluppo arrivi da qualche altra parte, bisogna trovarlo e stanarlo all'interno delle Regioni". Sulla misura sono disponibili 1.250 milioni di euro.

 

Su Banca delle Terre Arcuri ha sottolineato che "il Sud ha eccellenze che vanno preservate, riconosciute e valorizzate. L'agrifood e' una di queste".

 

"Naturalmente - ha aggiunto il Ministro De Vincenti - queste misure fanno parte di una politica di sviluppo complessivo per il Sud. Con il credito d'imposta, ad esempio, gli investimenti al Sud stanno generando risultati importanti, gia' piu' di 3 miliardi di nuovi investimenti privati al Sud, cioe' posti di lavoro per i giovani. Ma anche la contribuzione per i contratti a tempo indeterminato dei giovani al Sud".

 

Nel corso della giornata Domenco Arcuri e Giovanni Sabbatini, Direttore generale ABI, hanno firmato un accordo per regolare l'accesso al credito dei giovani che presenteranno domanda per Resto al Sud: verrà dunque garantito il totale abbattimento degli interessi per chi accede alle agevolazioni (finanziamento a tasso zero).

 

All'incontro pubblico "Le nuove opportunità per i giovani", svoltosi a Castel dell'Ovo sono intervenuti anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Fonte: INVITALIA

 

Arcea, a conclusione dei controlli di regolarità della spesa, ha dato avvio ai pagamenti riferiti alla campagna 2017 della Domanda Unica. A renderlo noto è l'Amministrazione Regionale.

Nella giornata di ieri sono stati fatti i bonifici alle prime 54.744 aziende beneficiarie con un erogato di 89,963 milioni di Euro.

Il prossimo pagamento della campagna di anticipazioni verrà effettuato entro la data del 30 novembre al fine di consentire la regolarizzazione delle posizioni non liquidate.