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Notizie

 

Tra le prestazioni che prevedono per la loro erogazione il rispetto di determinati limiti reddituali rientrano le integrazioni al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali sulle pensioni, le prestazioni per invalidità civile, trattamento di famiglia, incumulabiltà della pensione ai superstiti ed altre.

Poiché il reddito costituisce, un dato variabile nel corso degli anni, gli Istituti previdenziali, per garantire la correttezza delle prestazioni che erogano, effettuano annualmente la verifica di tali dati, attraverso il Modello RED che, grazie all’indicazione dei redditi posseduti, serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse. Non dovranno presentare il modello RED i pensionati residenti in Italia che abbiano già dichiarato integralmente tutti i redditi tramite il modello 730 o Unico e non abbiano quindi redditi esenti o esclusi dalla dichiarazione, propri e, se previsto, dei familiari.

Presenteranno invece il RED i pensionati che non comunicano integralmente al Fisco la situazione reddituale: perché non hanno presentato la dichiarazione o perché hanno delle tipologie di reddito influenti sulle prestazioni come quelli assoggettati ad imposta sostitutiva, redditi da lavoro autonomo o prestazione di collaborazione, redditi da lavoro o da pensione erogati all’estero, redditi di capitale (interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e altri titoli di Stato o altri proventi di quote di investimento) e infine prestazioni assistenziali in danaro erogate dallo Stato o altri Enti Pubblici.

I documenti necessari per l’esatta compilazione del RED sono:
• la dichiarazione dei redditi del pensionato con tutta la documentazione relativa;
• la CU rilasciata dal datore di lavoro se sono stati erogati arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita);
• arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita);
• la documentazione relativa a interessi bancari, postali, di BOT, CCT o altri titoli di Stato;
• la documentazione di eventuali redditi esenti (pensioni di invalidità civile, di guerra, redditi esteri, ecc.)
• Documento d’identità dell’utente
• Codice fiscale del dichiarante e, se necessario del coniuge

Se negli anni richiesti non è stata presentata la dichiarazione dei redditi sono necessari anche i seguenti documenti:
• Certificazione dei redditi da pensione (Mod. CU), pensioni estere, gettoni di presenze, certificazioni di collaborazione coordinata e continuativa o occasionale (Mod. CU);
• Visure catastali o atti notarili per redditi da terreni o fabbricati;
• Documenti attestanti altri redditi (ex. Mod. RAD per dividendi da azioni e certificazioni di redditi da capitale etc);
• Redditi di partecipazione in società di persone ed assimilate;
• Redditi soggetti a tassazione separata e ad imposta sostitutiva;
• Investimenti all’estero e trasferimenti da, per e sull’estero;
• Copie delle ricevute di incasso degli affitti degli immobili
• Contratti di locazione.
• Sentenze di separazione o divorzio.

Scadenze
Il Modello RED scade il 28/02/2018

Conservazione dei documenti
Il modello RED, che il CAF deve stampare e consegnare al pensionato, ed i documenti di supporto alla dichiarazione devono essere conservati dal cittadino e dal CAF per 10 anni.
Per elaborare il modello RED la cosa migliore è rivolgersi al CAF UCI entro il 30 gennaio 2018, dove vi assisteremo gratuitamente per l’elaborazione e la presentazione dei modelli.

Meno sette giorni al via: dal 1° dicembre 2017 chi si trova in una condizione di povertà assoluta potrà presentare domanda di accesso al Reddito di Inclusione, che sarà operativo dal 1° gennaio 2018. La circolare dell'Inps e il modulo da presentare ai Comuni

Meno sette giorni al via: dal 1° dicembre 2017 chi si trova in una condizione di povertà assoluta potrà presentare domanda di accesso al Reddito di Inclusione, che sarà operativo dal 1° gennaio 2018. L’Inps ha pubblicato la circolare con tutte le amministrative (la 172 del 22 novembre) e il modulo da compilare per presentare domanda.

Come fare domanda per il Rei? La domanda va presentata ai Comuni, utilizzando il modello che l’Inps ha appena divulgato e richiede un’attestazione ISEE in corso di validità. La misura sarò operativa dal 1° gennaio 2018. Il Reddito di Inclusione prevede un beneficio economico che verrà erogato attraverso una carta prepagata emessa da Poste Italiane, per un massimo annuo pari per il 2017 a 5.824,80 euro, subordinato però all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Fra gennaio e giugno il Reddito di Inclusione prevede specifici requisiti oltre che economici anche di composizione del nucleo familiare (che nel nucleo ci sia almeno un componente minorenne, o una persona con disabilità e un suo genitore o tutore; o una donna in stato di gravidanza accertata o almeno un lavoratore di over55, in stato di disoccupazione), mentre dal 1° luglio queste categorie scompariranno, rimanendo solo il requisito economico.

Sempre ieri a Napoli il Ministro Giuliano Poletti, gli assessori regionali alle politiche sociali, i sindaci e assessori di città metropolitane e comuni in rappresentanza dell'Anci, hanno dato il via alla Rete della protezione e dell'inclusione sociale, prevista dal decreto istitutivo del ReI. La Rete è fondamentale per la concreta attuazione del Reddito di inclusione, non solo per garantire una maggiore omogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni, ma anche perché il punto di forza del ReI e ciò che lo distingue dal reddito di cittadinanza è proprio quel progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa ha bisogno di appoggiarsi su una rete forte che vede i servizi sociali lavorare insieme altri servizi territoriali (lavoro, salute, scuola, casa), coinvolgendo le parti sociali, il Terzo Settore.