L'evento di oggi, organizzato da Eutekne, CNDCEC e Ordine di Roma ha affrontato diverse questioni relative al passato, presente e futuro dei bonus edilizi e della cessione del credito. Sono intervenuti il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giorgetti, il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini e il presidente del CNDCEC De Nuccio
Al centro del convegno di oggi, organizzato da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordine dei commercialisti di Roma, ci sono diverse questioni relative alla cessione del credito e ai bonus edilizi.
Nell’evento, che si è svolto in mattinata presso il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa e che Informazione Fiscale ha seguito in diretta, sono stati affrontati diversi aspetti dell’attualità delle agevolazioni edilizie e del superbonus.
Molti i relatori e gli esperti che sono intervenuti. Tra gli altri erano presenti il Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, Giovanni Spalletta, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
Nella tavola rotonda di metà mattinata, per fare un bilancio su problematiche e opportunità, hanno parteciperanno Salvatore Regalbuto per il CNDCEC, Stefano Betti per l’ANCE e Andrea Nobili per l’ABI.
Cessione del credito bonus edilizi: il convegno di oggi, 15 marzo 2023 a Roma
Nella mattinata di oggi, 15 marzo 2023, si è svolto a Roma l’evento dal titolo “I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione. Tra passato da sistemare, presente da gestire e futuro da costruire”.
Il convegno è stato organizzato da Eutekne, Consiglio nazionale dei commercialisti e Ordine dei commercialisti di Roma e si è svolto presso il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa.
Tanti i relatori e gli esperti che sono intervenuti in un fitto programma, che dà diritto a chi ha partecipato al riconoscimento di 4 crediti formativi.
L’apertura dei lavori è stata curata da Giovanni Carlo Allione, Amministratore delegato di Eutekne.
Nella relazione introduttiva Enrico Zanetti, commercialista senior partner di Eutekne, ha ripercorso la storia dei bonus edilizi, dall’introduzione allo scenario attuale.
Dal 1998 le misure nacquero come norma di contrasto di interessi per fare emergere il lavoro nero nel settore dell’Edilizia. Il meccanismo per fare emergere quanto non fatturato per lavori fatti si è paradossalmente poi trasformato in “una convergenza per fatturare ciò che non viene lavorato”.
Le agevolazioni sono state progressivamente potenziate con la finalità di incentivo a specifici interventi fino ad arrivare all’introduzione del superbonus 110 per cento, nell’eccezionale periodo della pandemia.
Con l’introduzione della cessione del credito e con le proroghe alla misura la situazione è divenuta insostenibile per le casse dello Stato, come sottolineato dallo stesso Zanetti ai microfoni di Informazione Fiscale.
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In prospettiva i passaggi del contrasto di interessi, dell’incentivazione e dell’effetto moltiplicatore di sconto e cessione dovranno prevedere un contributo per i soggetti incapienti, che non sono in grado di permettersi interventi sulla casa.
I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione
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Cessione del credito bonus edilizi, Elbano de Nuccio: serve una soluzione per gli esodati
Dopo la relazione introduttiva è iniziato un primo momento di confronto.
Nella prima parte sono intervenuti:
- Giovanni Battista Calì, Presidente ODCEC Roma;
- Carlo Piana, Crédit Agricole Italia;
- Andrea Brigo, amministratore di ItalSoft;
- Elbano de Nuccio, Presidente CNDCEC.
Giovanni Battista Calì ha ribadito l’importanza della formazione offerta dall’ordine, in uno scenario che si promette di arrivare a zero emissioni nel 2050.
Andrea Brigo ha messo in evidenza la necessità di prevedere interventi mirati in linea con le indicazioni dell’Europa, tenendo a mente il significato della casa: un grande salvadanaio con i risparmi dei cittadini.
Gli interventi dovranno prevedere, secondo quanto suggerito dal relatore, tre tipi di agevolazioni a seconda della fascia di reddito dei committenti, ipotizzando un’asticella in base al reddito delle famiglie.
Elbano de Nuccio ha posto l’accento su varie questioni, tra le quali l’aspetto delle truffe, dovute ad una sottovalutazione dell’importanza dell’azione preventiva e di controllo dei professionisti.
Il presidente del CNDCEC si è poi soffermato sulla questione dei crediti incagliati, quelli fermi nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese, che ammontano a 19,5 miliardi di euro. Nonostante la misura prevista dal decreto 11/2023, che ha perimetrato la documentazione necessaria per essere sollevati dalla colpa:
“ora va trovata una soluzione-ponte per la lunga lista dei cosiddetti “esodati” dalle opzioni, cioè coloro che, alla data del 16 febbraio, sono rimasti a metà del guado”.
FONTE: FISCO E TASSE
DATA: 16/03/2023