Ecco l'accordo-ponte con tutte le organizzazioni datoriali per aumenti in busta paga e una tantum 2023 ai lavoratori del commercio in attesa del rinnovo dei CCNL
Le organizzazioni sindacali del settore commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, e le organizzazioni datoriali Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti ee Associazioni delle cooperative hanno raggiunto ieri 12 dicembre 2022 uno storico accordo per una revisione delle retribuzioni dei lavoratori delle aziende del settore commercio aderenti i cui contratti attendono da anni il rinnovo.
E' stato messo a punto infatti un protocollo d’intesa comune che interviene intanto sugli aspetti economici prevedendo:
- un importo una tantum di 350 euro lordi (al IV livello, da riparametrare per gli altri)
- un acconto sull’aumento delle retribuzioni a partire dal 2023
In particolare, l'una tantum sarà riconosciuta come segue:
- 200 euro con la retribuzione di gennaio 2023 e
- 150 euro nella busta paga di marzo.
Le retribuzioni aumenteranno invece da aprile 2023 con 30 euro mensili per la paga base.
Nel complesso quindi per la paga base del livello medio ci dovrebbero essere entro fine 2023 circa 710 euro in più.
Come detto si tratta di un anticipo sugli aumenti che saranno definiti con i singoli rinnovi contrattuali. Si ricorda infatti che nel settore esistono 4 contratti rappresentativi, ognuno governato da accordi che fanno riferimento alle specificità delle diverse associazioni:
- Confcommercio,
- Federdistribuzione,
- Confesercenti e
- Cooperative.
Tutti i CCNL sono scaduti dal 2019 e le trattative per il loro rinnovo sono state interrotte dalla pandemia e dalle conseguenze economiche del caro energia e della guerra in Ucraina. E' stato concordato che i negoziati riprendano a gennaio 2023.
Il comunicato sindacale condiviso afferma che “L’obiettivo di arrivare ad un rinnovo compiuto in tempi brevi è adesso la priorità – spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – quanto definito nell’accordo è solo un primo passo assolutamente parziale, già a gennaio i primi incontri per il negoziato”.
Guido Lazzarelli, direttore politiche del lavoro e del welfare di Confcommercio, l'organizzazione numericamente piu diffusa, spiega che si tratta di «un accordo ponte dove il primo pilastro è l’erogazione delle somme per contribuire a respingere l’inflazione e a dare un segnale di buone relazioni sindacali e di contrasto al dumping contrattuale».
DATA: 14/12/2022
FONTE: FISCOETASSE