Superbonus, verso lo sblocco della cessione del credito grazie alle novità in arrivo con la conversione del Decreto Aiuti bis. Raggiunta l'intesa in Senato sullo stop alla responsabilità in solido, che resterà solo in caso di dolo e colpa grave. Le novità in attesa del voto del 13 settembre 2022.
Superbonus, stop alla responsabilità in solido in materia di cessione del credito.
Cosa cambia e quali sono le novità in arrivo?
È stata raggiunta in Senato l’intesa sulle modifiche da inserire nella legge di conversione del Decreto Aiuti bis, e il 13 settembre 2022 si attende il primo via libera.
L’emendamento eliminerà la responsabilità nell’ambito della cessione del credito, alleggerendo gli oneri per le banche. Resterà soltanto in caso di dolo e colpa grave.
Decreto Aiuti bis, le novità sul superbonus: verso lo sblocco della cessione del credito
Si gioca sull’alleggerimento della responsabilità solidale delle banche in caso di cessione del credito l’ultima partita in materia di superbonus che, prima delle elezioni politiche del 25 settembre, impegna il Governo e in particolare il MEF.
Le modifiche trovano spazio nel cantiere degli emendamenti al testo del Decreto Aiuti bis.
In vista del voto alla legge di conversione di oggi 13 settembre 2022 è stato trovato un accordo tra Gruppi e Governo sugli emendamenti da porre in votazione, e in particolare in materia di superbonus.
Per quel che riguarda la cessione del credito, la responsabilità in solido tra cedente e cessionario in materia di superbonus resterà solo in caso di dolo e colpa grave.
Così come reso noto dal MEF, per gli altri bonus edilizi sarà abolita nel caso di crediti generati dopo il decreto Antifrode, e quindi dopo novembre 2021, in caso di asseverazione.
A livello normativo, il testo dell’emendamento prevede che le novità si applicheranno:
“esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni.”
Per i crediti precedenti al DL Antifrode, sarà necessario presentare visti di conformità, asseverazioni e attestazioni “ora per allora”.
Resta ferma in ogni caso la responsabilità dei cessionari esclusivamente in caso di dolo o colpa grave.
Queste le modifiche che salvo colpi di scena dovrebbero trovare spazio nella legge di conversione del Decreto Aiuti bis, che puntano a sboccare il superbonus.
La responsabilità in solido nelle operazioni di cessione del credito è al centro delle novità in cantiere e, in particolare, si tenta di alleggerire il ruolo degli istituti di credito e più in generale di cui acquista le somme relative ai bonus edilizi.
Superbonus, responsabilità solidale e diligenza nella cessione del credito al centro del Decreto Aiuti bis
Sulla responsabilità solidale, è stata l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 23/E a far emergere il ruolo di primo piano di chi acquista crediti fiscali nell’ambito dei controlli preventivi per il contrasto alle frodi.
In particolare, il documento ha evidenziato il ruolo delle banche, e in genere dei cessionari, nell’evitare violazioni o immissioni di somme illecite nel mercato.
A questi è richiesta un’elevata diligenza professionale prima dell’acquisto dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi, e per evitare frodi è necessario valutare specifici indici riportati nel documento diffuso dall’Agenzia delle Entrate, dall’assenza di documenti in palese contraddittorietà rispetto al riscontro documentale prodotto, incoerenza reddituale e patrimoniale tra lavori e profilo di committenti beneficiari o, ancora, sproporzione tra crediti ricevuti e valore dell’immobile oggetto di interventi.
Questi alcuni degli elementi che, se non verificati preventivamente, possono far scattare la responsabilità in solido e coinvolgere direttamente le banche e gli acquirenti dei crediti fiscali in caso di illeciti.
Le modifiche che dovrebbero ora trovare spazio nella legge di conversione del Decreto Aiuti bis puntano quindi ad alleggerire l’onere di verifica preventiva, per tentare di sbloccare il settore.
Per avere novità ufficiali si resta in ogni caso in attesa dell’approvazione da parte del Senato, attesa oggi 13 settembre 2022, e del successivo passaggio alla Camera.
FONTE: INFORMAZIONE FISCALE
DATA: 14/09/2022