Il tuo commercialista: Regime forfetario 2019: una nuova Circolare dell'Agenzia scioglie i dubbi

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Regime forfetario 2019: una nuova Circolare dell'Agenzia scioglie i dubbi

I titolari di partita Iva che nel 2018 hanno conseguito ricavi e compensi non superiori a 65.000 euro rientrano nel nuovo regime forfetario; chiarimenti nella Circolare n. 9/2019

 

 

L'Agenzia delle Entrate, con la nuova Circolare del 10 aprile 2019 n. 9, fornisce indicazioni sulle modalità applicative del regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni in possesso di determinati requisiti, alla luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2019 e chiarimenti ad alcuni dubbi interpretativi, tenendo presente che i contribuenti che, prima della pubblicazione della circolare odierna, pur avendone i requisiti non hanno seguito le regole del regime forfetario ed hanno applicato l’Iva con le modalità ordinarie, possono emettere una nota di variazione per correggere gli errori commessi in fattura, da conservare, ma senza obbligo di registrazione.

 

 

Requisiti di applicazione del regime forfetario

Il regime forfetario rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale, purché siano in possesso del requisito stabilito dal comma 54, ovvero nuovo limite di ricavi/compensi di 65.000 euro, e non incorrano in una delle cause ostative previste dal successivo comma 57 della legge n. 190 del 2014 come modificato dall’articolo 1, comma 9, della legge n. 145 del 2018 e dall’articolo 1-bis, comma 3, del D.L. n. 135 del 2018.

Il regime forfetario si applica sia ai soggetti già in attività sia a coloro che intraprendono una nuova attività e non prevede una scadenza legata a un numero di anni di attività o al raggiungimento di una particolare età anagrafica.

Il nuovo limite di ricavi/compensi di 65.000 euro va verificato, come si evince dall’espressa previsione normativa, con riferimento al limite dei ricavi conseguiti e dei compensi percepiti nell’anno precedente all’applicazione del regime forfetario.

Da ciò consegue che, ad esempio, nel caso in cui il contribuente abbia superato la soglia di 30.000 euro di ricavi/compensi al 31 dicembre 2018, ma abbia conseguito/percepito, nel medesimo periodo d’imposta, ricavi/compensi non superiori alla soglia di 65.000 euro (quindi superiori ai limiti imposti dalla vecchia normativa ma inferiori a quelli indicati dalla nuova previsione della legge di bilancio 2019), può rimanere nel regime forfetario, applicando le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2019.

 

Per la verifica dell’eventuale superamento del limite, si deve tener conto del regime contabile applicato nell’anno di riferimento:

Il predetto limite deve essere ragguagliato all’anno nel caso di attività iniziata in corso di anno.

 

 

 

 

1 FILE ALLEGATO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Normativa del 11/04/2019

Forma Giuridica: Prassi - Circolare 
Numero 9 del 10/04/2019 
Fonte: Agenzia delle Entrate