All'orizzonte il tramonto del Reddito di cittadinanza: la misura andrà in pensione a fine 2023. Arriveranno al suo posto la Garanzia per l'Inclusione, che prevede nuovi requisiti di accesso, e altri due nuovi strumenti che prevedono importi più bassi: una panoramica delle anticipazioni sulle novità in arrivo con il DL Lavoro
Il reddito di cittadinanza ha i mesi contati: come previsto dalla Legge di Bilancio finirà con il 2023 e al suo posto arriverà la Garanzia per l’Inclusione e non la MIA, Misura per l’Inclusione Attiva di cui si era parlato nelle scorse settimane. Cambieranno i requisiti di accesso: la soglia ISEE, ad esempio, sarà più bassa.
Accanto alla misura che sostituirà il RdC, prenderanno forma anche due nuovi strumenti di sostegno che prevedono l’erogazione di importi più bassi: uno transitorio per chi ha firmato un Patto per il Lavoro e un altro per chi è in una condizione di povertà.
La novità trovano spazio nella bozza del Decreto Lavoro che sarebbe dovuto arrivare già a metà marzo in Consiglio dei Ministri.
Il reddito di cittadinanza tramonta col 2023: i requisiti per la Garanzia per l’Inclusione tra similitudini e differenze
Allo stesso modo del reddito di cittadinanza in vigore fino alla fine del 2023, la Garanzia per l’Inclusione sarà sempre destinata ai nuclei familiari e non ai singoli cittadini e alle singole cittadine.
Potranno presentare domanda per ottenere il sostegno economico le famiglie con i seguenti nuovi requisiti:
- sarà necessaria la presenza di almeno un componente con disabilità, un minore, un soggetto con almeno 60 anni o con una patologia riconosciuta per l’accesso all’assegno di invalidità civile, anche temporaneo;
- bisognerà essere residenti in Italia da almeno 5 anni;
- uno dei parametri di riferimento per verificare la possibilità di beneficiare della GIL, come per il reddito di cittadinanza, sarà l’ISEE: potranno ottenere l’aiuto economico i nuclei che non superano la soglia dei 7.200 euro. Oggi l’importo è fissato a 9.360 euro: di conseguenza molti potenziali beneficiari vengono esclusi;
Non sembrano esserci novità rispetto al passato per altre condizioni da rispettare:
- il valore del reddito familiare non potrà superare i 6.000 euro, soglia da incrementare in base al numero di componenti della famiglia;
- quello del patrimonio immobiliare, in Italia e all’estero, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non potrà essere superiore ad una soglia di 30.00 euro;
- il tetto del patrimonio mobiliare resterà fissato a 10.000 euro: barche auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc e moto oltre i 250 cc impediranno l’accesso ai benefici.
Sembrano confermati anche il doppio binario per il calcolo della Garanzia per l’Inclusione e gli importi attualmente previsti: al sostegno economico si affiancherà ancora un contributo per l’affitto, come accade per il reddito di cittadinanza.
Oggi un single può arrivare a un assegno massimo mensile di 780 euro, valore che deve essere poi parametrato sulla base della scala di equivalenza in caso di più persone presenti nel nucleo familiare.
Continuerà, poi, ad esistere anche una fase 2, ovvero un accompagnamento al lavoro per i cosiddetti occupabili.
La durata sarà pari a 18 mesi e dopo 30 giorni di stop sarà possibile rinnovare l’assegno per altri 12 mesi.
Dal reddito di cittadinanza alle nuove misure con nuovi importi e requisiti
L’altra grande novità che Il Sole 24 Ore anticipa riguarda l’introduzione di due nuove misure che danno diritto a un sussidio di 350 euro al mese:
- una transitoria, la Prestazione di accompagnamento al lavoro, prevista da settembre 2023 per coloro che attualmente beneficiano del Reddito di cittadinanza e hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro: alla scadenza dei 7 mesi previsti dalla Legge di Bilancio 2023, continueranno a ricevere un aiuto economico ma gli importi diminuiranno;
- un’altra, la Garanzia per l’attivazione lavorativa, sarà destinata a coloro che appartengono a nuclei familiari che non hanno i requisiti per richiedere la Garanzia per l’Inclusione. Potranno richiederla i cittadini e le cittadine con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e hanno un ISEE non superiore a 6.000 euro.
In questo ultimo caso, all’interno della famiglia possono richiedere il sostegno economico al massimo due persone, ma per la seconda l’importo sarà pari a 175 euro. Il periodo di copertura arriva a un massimo di 12 mesi senza rinnovo.
Di seguito una panoramica delle nuove misure che sostituiranno il reddito di cittadinanza che tramonterà dal 2023, sulla base delle anticipazioni che riguardano la bozza del Decreto Lavoro.
Misure sostitutive del reddito di cittadinanza | Destinatari | Importi |
---|---|---|
Garanzia per l’Inclusione | Nuclei familiari con nuovi requisiti che riguardano la composizione della famiglia, la residenza e l’ISEE | Fino a 780 euro per i single |
Prestazione di accompagnamento al lavoro | Attiva da settembre 2023 per coloro che hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro legato al RdC | 350 euro |
Garanzia per l’attivazione lavorativa | Coloro che non hanno i requisiti per la GIL e si trovano in condizione di povertà | 350 euro |
FONTE: INFORMAZIONE FISCALE
DATA: 17/04/2023