Commercialista: Fattura semplificata IVA, come si compila? Ecco le istruzioni da seguire

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Ci sono occasioni in cui non è possibile utilizzarla?

Fattura Semplificata: istruzioni per l'uso - digitalenoproblem.it

Riferimenti normativi, dati da inserire e istruzioni da seguire: per verificare la possibilità di poterla emettere è necessario prima di tutto rispettare il limite dei 400 euro.

 

Come si compila la Fattura semplificata ai fini IVA? E quando si può emettere? Esistono casi in cui non è possibile utilizzarla?

Le istruzioni da seguire per un corretto utilizzo della formula alternativa e più snella rispetto al documento standard.

La prima regola di cui tener conto è il limite dei 400 euro. La fattura semplificata ha fatto il suo ingresso nel sistema a partire dal 1° gennaio 2013 con un importo massimo di 100 euro, che poi è stato innalzato nel 2019, come conseguenza della nuova normativa sull’IVA comunitaria.

I soggetti passivi IVA, imprese e professionisti, hanno la possibilità di emetterla in sostituzione di quelle ordinarie per operazioni di importo non superiore a 400 euro da considerare come comprensivo di imponibile più IVA.

 

Ad innalzare la soglia massima da rispettare è stato il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un decreto ad hoc firmato il 10 maggio 2019.

Un numero minore di informazioni e importi decisamente ridotti caratterizzano la fattura semplificata che si rivela particolarmente utile per i soggetti che lavorano in alcuni settori specifici.

Un esempio pratico? La ristorazione. In queste attività può risultare davvero vantaggioso il suo utilizzo, sia per ottimizzare i tempi sia per una maggiore semplificazione della normale procedura di emissione.

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Fattura semplificata: cos’è e quando si usa? Ecco tutti i riferimenti normativi

Ma vediamo più nel dettaglio come nasce e cos’è la fattura semplificata. Dal 1° Gennaio 2013, con il recepimento della c.d Direttiva UE “fatturazione”, la legge n.228 del 2012 ha inserito nel DPR n. 663/1972 l’articolo 21-bis, il quale disciplina l’emissione di una fattura semplificata che può essere emessa in sostituzione della fattura ordinaria da tutti i soggetti passivi IVA per operazioni di importo complessivo non superiore a 100 euro, portato a 400 euro con il DM MEF 10 maggio 2019, e per le note di variazione previste dell’articolo 26 del DPR n. 663/1972.

L’importo complessivo è inteso come una somma dell’imponibile più l’imposta, in riferimento all’articolo 220-bis della direttiva 2006/112/UE modificata dalla direttiva 2010/45UE del 13 luglio 2010.

In buona sostanza, la fattura semplificata è un documento contenente un numero di informazioni ridotte rispetto a quelle ordinariamente previste dalla fattura ordinaria, così come previsto dall’articolo 21 del DPR n. 633/1972.

Fattura semplificata: come si compila? Ecco i dati obbligatori da riportare

Una traccia di come si compila la fattura semplificata e di quali informazioni deve contenere è contenuta già nell’articolo 21 bis del Decreto IVA.

La fattura semplificata deve contenere i seguenti dati obbligatori:

La fattura semplificata: le semplificazioni introdotte e i casi di esclusione

Passiamo ad analizzare le semplificazioni introdotte con la fattura semplificata e i casi di esclusione.

Fattura semplificata: tutti i vantaggi

La fattura semplificata presenta delle importanti semplificazioni ed agevolazioni sintetizzabili nella possibilità di:

Quando non è possibile usare la fattura semplificata?

Esistono, infine, alcuni casi specifici nei quali non è possibile usare la fattura semplificata.

Tra questi ricordiamo le seguenti fattispecie nelle quali non è possibile fruire della fattura semplificata:

Al contrario, è possibile utilizzare la fattura semplificata in caso di prestazioni effettuate verso soggetto passivo di imposta stabilito in Paese extra Unione Europea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione: 04/08/2021 

Fonte: Informazione fiscale