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Il tuo commercialista: Tassa sulla plastica: cosa prevede la Legge di bilancio 2020

Tassa sulla plastica: cosa prevede la Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2020: introdotti una tassa sulla plastica monouso e incentivi sulla plastica biodegradabile. Le norme allo studio del Governo

 

 

La Legge di bilancio 2020, istituisce una imposta sul consumo dei Manufatti Con Singolo Impiego (MACSI) che

  • hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o prodotti alimentari.
  • in forma di fogli, pellicole o strisce, sono realizzati con l’impiego anche parziale di materie plastiche, sono costituite da polimeri organici di origine sintetica
  • non sono ideati, progettati o immessi sul mercato per compiere più trasferimenti durante il loro ciclo di vita o per essere riutilizzati per lo stesso scopo per il quale sono ideati.

La norma chiarisce subito che l’imposta non è dovuta sui MACSI compostabili e sulle siringhe rientranti tra i dispositivi medici.

Il momento in cui sorge l'obbligazione tributaria corrisponde al momento della produzione, dell'importazione o introduzione definitiva nel territorio nazionale del manufatto. In pratica l'imposta diviene esigibile all'atto dell'immissione in consumo dei MACSI nel territorio nazionale. Il soggetto passivo dell'imposta è:

  • il fabbricante per i manufatti realizzati sul territorio nazionale;
  • il soggetto che acquista i MACSI nell'esercizio della propria attività economica ovvero il cedente qualora i MACSI siano acquistati da un consumatore privato per i manufatti provenienti da altri Paesi dell'Unione europea;
  • l'importatore per i manufatti provenienti da paesi terzi.

L'ammontare dell'imposta sul consumo è pari ad 1 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI. L'accertamento dell'imposta avviene sulla base di dichiarazioni trimestrali presentate all'Agenzia delle Entrate entro la fine del mese successivo al trimestre solare cui la dichiarazione si riferisce; entro il medesimo termine viene effettuato il versamento dell'imposta dovuta. La norma inoltre prevede che l'imposta sia pagata con F24 e che sia possibile la compensazione con altre imposte e contributi nonché il rimborso qualora l'imposta risulti indebitamente pagata.

Attenzione però, non tutto il male viene per nuocere. La disposizione infatti prevede per le imprese produttrici di MACSI, un credito di imposta nella misura del 10% delle spese sostenute nell'anno 2020 per l'adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti biodegradabili e compostabili. Il credito d'imposta

  • ha un importo massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario e può essere concesso entro il limite complessivo di 30 mln di euro per l'anno 2021.
  • deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel corso del quale interviene il provvedimento di concessione e in quelle relative ai periodi d'imposta successivi fino a quando se ne conclude l'utilizzo.
  • non applica i limiti annuali di utilizzo di 250.000 euro e il limite massimo dei crediti d'imposta e dei contributi compensabili.

Le disposizioni in esame potranno avere effetto a decorrere dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di pubblicazione del provvedimento interdirettoriale dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia dogane e monopoli previsto per febbraio 2020.

Il Governo, dopo le polemiche ricevute, è allo studio di una disposizione più soft.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 14/11/2019

Fonte: Fisco e Tasse